
Netanyahu ammette che l’esercito israeliano ha operato in Siria
Le dichiarazioni del premier sono il primo riconoscimento pubblico che Israele ha avuto un ruolo nella guerra civile siriana
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, riconosce per la prima volta che le forze israeliane hanno realizzato azioni militari in Siria.
“In alcune occasioni abbiamo effettuato operazioni militari in Siria per evitare che quel paese diventi un fronte contro di noi”, ha detto ieri ai giornalisti durante una visita al nord di Israele. “Stiamo cercando di evitare che le armi dalla Siria arrivino in Libano”, ha aggiunto.
Netanyahu non ha fornito ulteriori dettagli però le sue dichiarazioni sono il primo riconoscimento pubblico che Israele ha avuto un ruolo nella guerra civile siriana.
Ci sono stati diversi attacchi negli ultimi mesi che hanno avuto come obiettivo il trasferimento di armi iraniane dalla Siria al Libano. Israele teme che queste armi finiscano nelle mani del movimento sciita libanese Hezbollah, suo acerrimo nemico.
Le autorità israeliane finora non avevano mai riconosciuto ufficialmente questi attacchi.
Da quando è iniziata la ribellione contro il regime di Bashar al Assad nel marzo 2011, Israele ha sempre evitato di essere trascinato in guerra nella vicina Siria.
Dopo l’abbattimento del jet russo da parte della Turchia – per evitare altri incidenti di questo tipo – il ministro della difesa israeliano, Moshe Yaalon, ha detto che sono stati presi accordi con la Russia per istituire una “linea di comunicazione” tra le rispettive forze militari allo scopo di condividere le informazioni sulle rotte degli aerei da combattimento russi che in questo momento affollano il cielo siriano.
Yaalon ha detto che un aereo da guerra russo proveniente dalla Siria era da poco entrato nello spazio aereo israeliano ma che l’intrusione è stata risolta senza incidenti. “Apparentemente – ha aggiunto il ministro della difesa israeliana – si è trattato di un errore da parte del pilota, che volava nei pressi del Golan”.
Le alture del Golan sono state conquistate da Israele nel 1967 durante la Guerra dei sei giorni. Il territorio siriano da allora è occupato militarmente da Israele che ha proceduto alla sua annessione unilaterale, mai riconosciuta dalle Nazioni Unite.