
Profughi, una bambina di 5 anni muore per il freddo durante la traversata verso la Grecia
L'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM): dall'inizio di gennaio 77 persone sono morte nel tentativo di raggiungere le isole greche dalla Turchia
Una bambina di cinque anni e una donna sono morte mercoledì per il freddo mentre cercavano di raggiungere via mare la Grecia.
L’imbarcazione sulla quale viaggiava la bambina si è capovolta durante la traversata dalla Turchia all’isola greca di Lesbo. La fredda temperatura del mare è stata fatale per la piccola che è morta nonostante l’arrivo dei soccorsi.
Le altre 55 persone che erano con lei sulla barca sono sopravvissute grazie al salvataggio di una motovedetta di Frontex. La nave incaricata del pattugliamento delle frontiere esterne dell’Unione Europea è riuscita a mettere in salvo i profughi, tra cui molte donne e bambini, di un’altra imbarcazione che si trovava in difficoltà. Una delle passeggere però è deceduta per ipotermia.
Il flusso di profughi che cerca di raggiungere l’Europa è ripreso dopo una pausa dovuta ai forti venti che impedivano la traversata dello stretto lembo di mare che separa la Turchia dalla Grecia. La polizia ellenica ha riferito che mercoledì sono arrivati più di un migliaio di profughi, mentre il giorno prima sono stati 800.
L’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) ha reso noto che dall’inizio di gennaio 77 persone sono morte nel tentativo di raggiungere le isole greche dalla Turchia. In questo mese sono arrivati in Grecia circa 31mila profughi, una cifra 21 volte superiore rispetto al gennaio del 2015.
Nel frattempo circa 650 profughi siriani, iracheni e afghani sono bloccati alla frontiera con la Macedonia dopo che Skopje ha bloccato il transito di migranti. Le autorità macedoni hanno assicurato che si tratta di una misura temporanea legata a “perturbazioni” nel traffico ferroviario dalla Slovenia verso l’Austria.
Nonostante il freddo intenso di questi giorni il viaggio dei migranti che cercano di attraversare i Balcani non si ferma. Liene Veide, portavoce dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, ha detto che ogni giorno sono circa 2mila i migranti che dalla Macedonia entrano in Serbia. Molti dei richiedenti asilo – ha aggiunto Veide – arrivano senza un adeguato abbigliamento invernale ed i casi di febbre, polmonite ed altre malattie sono frequenti.
La maggior parte dei migranti rifiuta il ricovero in ospedale e insiste per proseguire il viaggio. “Le persone sono molto determinate. Anche quando sono malate non sono disposte a stare qui in un ospedale”, ha concluso Veide.