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Rifugiati: Khalid, un bambino di 2 anni prima vittima in mare del 2016

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Rifugiati: Khalid, un bambino di 2 anni prima vittima in mare del 2016

Il gommone sul quale viaggiava con altre 39 persone è andato a sbattere contro gli scogli dell'isola greca di Agathonisi


3 Gennaio 2016 Mirko Diritti umani

 

rifugiati siriani

Khalid, un bambino siriano di 2 anni, è diventato il primo rifugiato dell’anno che perde la vita nelle acque del mare Egeo.

Il gommone sul quale viaggiava con altre 39 persone è andato a sbattere contro gli scogli dell’isola greca di Agathonisi (Gaidaro in italiano, letteralmente l’Isola delle spine, a sud di Samos).

AgathonisiL’incidente è avvenuto nella mattinata di sabato quando le forti onde hanno gettato la barca contro le rocce. Agathonisi è la più settentrionale delle 163 isole che compongono l’arcipelago del Dodecanneso di cui solo 26 sono abitate. I pescatori dell’isola hanno recuperato il corpo del bambino in acqua e l’hanno trasportato fino all’ospedale dell’isola di Samos, dove è stata certificata la sua morte.

Le imbarcazioni dei pescatori greci hanno salvato la vita agli altri 39 membri dell’equipaggio, tra cui anche Hanan Nahar, la madre ventenne del piccolo Khalid.

Il bilancio dell’ennesima traversata dei profughi verso le coste greche si salda con 10 persone ferite dall’impatto del gommone contro gli scogli, mentre una donna e un bambino di tre mesi sono stati trattati per grave ipotermia.

I sopravvissuti hanno detto che stavano navigando da circa cinque ore. Molte delle isole desolate che costellano l’Egeo non hanno buoni luoghi di sbarco e in caso di maltempo gli scogli si sono dimostrati letali per le decine di persone che seguono questa rotta.

Sempre nella giornata di sabato una donna di 60 anni è morta subito dopo il suo arrivo a Lesbo su un’imbarcazione di fortuna. Secondo i media locali, la donna soffriva di un grave problema cardiaco e la traversata dalla costa turca le è stata fatale.

Gli ultimi dati ufficiali dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) dicono che almeno 3.770 persone sono morte nel tentativo di attraversare il Mediterraneo nel corso del 2015, la maggior parte (77%) sono deceduti cercando di arrivare in Italia dalla Libia.

Tuttavia, il numero di migranti che perdono la loro vita tra la Grecia e la Turchia è in aumento, a seguito dell’incremento sempre maggiore di persone che scelgono questa rotta per arrivare in Europa. Nel 2015, secondo i dati OIM, sono stati 816.752.

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