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Russia, il Parlamento vaglia nuove misure contro il terrorismo

I legislatori russi hanno voluto con questo atto assicurare il loro pieno appoggio al presidente Putin


21 Novembre 2015 Mirko Politica

 

Duma

Il Parlamento russo è favorevole ad un’amplia revisione della sicurezza nazionale.

Le misure al vaglio prevedono di ampliare i poteri dei servizi segreti del paese, dopo che il Cremlino ha concluso che è stata una bomba ad abbattere l’Airbus A321, esploso in volo in Egitto il 31 ottobre e costato la vita a 224 persone, in prevalenza turisti russi.

I deputati ed i senatori russi, riuniti in sessione comune, hanno adottato venerdì una risoluzione che chiede l’inasprimento delle pene per i terroristi, severe misure di pubblica sicurezza e nuove azioni per combattere l’estremismo di matrice islamica.

“La sicurezza non può mai essere troppa, qualsiasi sistema ha bisogno di essere perfezionato”, ha dichiarato Valentina Matviyenko, la presidente del Consiglio della Federazione (il senato russo).

Matviyenco, stretta alleata di Putin, ha detto che “l’adozione delle nuove misure di sicurezza prosegue a pieno ritmo”. Putin ha ordinato la scorsa settimana l’innalzamento della sorveglianza negli aeroporti, sui mezzi pubblici e nei luoghi in cui si svolgono grandi eventi. Secondo i parlamentari russi però, di fronte alle minacce degli estremisti, è necessario fare molto di più.

Il 13 novembre infatti l’ISIS aveva diffuso un video nel quale minacciava di compiere attentati in Russia “molto presto” come ritorsione all’intervento in Siria di Putin, secondo quanto reso noto da SITE, il sito che esegue il monitoraggio del jihadismo internazionale.

“Ci sono proposte per ampliare i poteri dei servizi di intelligence e delle forze dell’ordine; è necessario inoltre aumentare le pene non solo per i terroristi ma anche verso coloro che li fiancheggiano fornendo informazioni o aiuti finanziari”, ha detto Matviyenko.

Tra le iniziative che il Parlamento sta esaminando c’è anche la pena di morte per i terroristi e la creazione di un tribunale internazionale per giudicare i jihadisti, simile a quello istituito a Norimberga per i criminali di guerra nazisti.

Sergei Mironov, il leader di Russia Giusta (partito politico di centro-sinistra), ha affermato che è “essenziale” l’applicazione della pena di morte per i terroristi e i loro complici dopo l’attentato all’aereo russo in Egitto. Mentre il capo di gabinetto di Putin, Sergei Ivanov, ha detto che nonostante i russi siano a favore della proposta di ripristinare la pena capitale era “prematuro” parlarne in questo momento.

Secondo gli ultimi sondaggi, la maggioranza dei russi approva le azioni del presidente e la sua popolarità sarebbe al 90%, un record mai raggiunto da Putin. In un altro sondaggio, condotto dall’indipendente Levada Center e realizzato pochi giorni dopo l’inizio dei raid russi in Siria, il 78 per cento dei russi temeva che la campagna militare di Mosca si trasformasse in un “nuovo Afghanistan”.

All’indomani dell’assalto all’hotel Radisson Blu a Bamako, in Mali, nel quale 21 persone sono state uccise, tra cui sei cittadini russi, il presidente Putin ha affermato che per combattere il terrorismo è necessaria una maggiore collaborazione internazionale.

La Russia ha intensificato questa settimana, assieme all’aviazione francese, i bombardamenti sulle postazioni dell’ISIS in Siria.

Il ministero della difesa russo ha diffuso questo video nel quale la marina militare lancia missili da crociera Kalibr-NK sulle provincie di Raqqa, Aleppo ed Idlib.

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