
Siria, ospedale attaccato dai ribelli ad Aleppo: 19 morti e numerosi feriti
Attentato terrorista all'ospedale Al-Dabbeet di Aleppo. Strage di civili: 19 morti e più di un centinaio di feriti nel corso di vari attacchi dei ribelli con razzi e mortai
In Siria ennesima strage di civili. Il bilancio provvisorio è di 19 morti e più di un centinaio di feriti nel corso di vari attacchi dei ribelli con razzi e mortai nella parte di Aleppo controllata dalle forze governative. E ancora una volta un ospedale è stato preso di mira. Dopo il bombardamento del 28 aprile sull’ospedale gestito da Medici senza frontiere dove sono morte oltre 30 persone, questa volta a essere colpito è stato l’ospedale Al-Dabbeet, nel centrico quartiere di Muhafaza. L’agenzia di notizie Sana riporta che il bilancio dell’attacco alla struttura ospedaliera è di tre donne morte e di 17 feriti. L’attentato, secondo fonti locali, sarebbe stato realizzato da un auto bomba esplosa nelle vicinanze dell’ospedale.
La Tv di stato siriana riferisce, inoltre, che diversi razzi hanno colpito i quartieri di Khaldyah, Sirian, Sabil e Mocambo causando danni materiali a edifici e proprietà private. La maggior parte dei feriti sono donne e bambini, molti dei quali sono in gravi condizioni e il numero delle vittime è destinato a salire. L’Osservatorio siriano per i diritti umani ha informato che i morti sono 19, tra cui 3 bambini, e 80 invece i feriti.
Per il governo siriano, gli autori degli attacchi terroristici sono il Fronte Nusra, Ahrar al-Sham e l’Esercito dell’Islam. Come risposta, l’esercito leale a Bashar al Assad ha subito lanciato una controffensiva su vasta scala nella parte della città sotto il controllo dei ribelli. Dalla ripresa delle violenze ad Aleppo, dopo la fine della tregua del 27 febbraio, hanno perso la vita più di 250 civili, in maggioranza vittime dai raid dell’aviazione siriana.
Il ministro degli esteri russo, Sergei Lavrov, dopo l’incontro a Mosca con l’inviato Onu per la Siria, Staffan de Mistura, , ha detto che una tregua unilaterale potrebbe essere estesa alla città di Aleppo già “nelle prossime ore”. La Russia – ha dichiarato Lavrov – sta lavorando con gli Stati Uniti per includere anche Aleppo nel “regime di calma” in vigore da sabato a Damasco e nella regione settentrionale di Latakia.
Il Segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, ha esortato la Russia e gli Stati Uniti a sostenere il cessate il fuoco in Siria e ha sottolineato l’importanza che la tregua in vigore per le due aree sia estesa anche ad Aleppo. Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha adottato all’unanimità una risoluzione sull’assistenza medica in guerra in cui si ribadisce che le unità medico-sanitarie devono essere rispettate e protette, così come il personale umanitario che svolge funzioni mediche, i mezzi di trasporto, le strutture, i feriti e i malati. E anche Ban Ki-moon ha ribadito che “gli attacchi intenzionali agli ospedali sono un crimine di guerra”. “Anche le guerre hanno delle regole, è il momento di farle rispettare”, ha aggiunto.
Sul fronte diplomatico, domani a Berlino iniziano i colloqui tra le Nazioni Unite, la Francia e l’opposizione siriana nel tentativo di riavviare il difficile percorso di pace, interrotto dopo i continui attacchi dell’esercito siriano degli ultimi giorni.